Bonus alberghi e strutture ricettive

Bonus alberghi e strutture ricettive

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È in arrivo un nuovo bonus a sostegno degli alberghi e delle strutture ricettive.

Lo scorso novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del PNRR collegato al Recovery Plan, avente per oggetto alcune di misure di sostegno per il comparto turistico. Il fine è quello di favorire investimenti in termini di sostenibilità ed efficienza energetica per strutture ricettive, turistiche e alberghiere. Il decreto contiene una serie di misure da quasi 2 miliardi di euro, da investire nel turismo, il cui arco temporale sembra essere di medio termine.

L’obiettivo è quello di innalzare la qualità delle strutture turistico-ricettive, settore cardine dell’economia del Bel Paese

I contributi (credito d’imposta e contributo a fondo perduto) sono riconosciuti in relazione alle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
  • opere di riqualificazione antisismica;
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236;
  • interventi edilizi compresi dall’ articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 funzionali alla realizzazione degli interventi di cui ai primi tre punti;
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature, relativi alle strutture di cui all’articolo 3 della legge 24 ottobre 2000, n. 323;
  • spese per la digitalizzazione (Articolo 9, comma 2, del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106.)

Incluso inoltre, anche il servizio di progettazione per eseguire gli interventi edili di cui sopra (nel rispetto dei principi della “progettazione universale” della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, stipulata a New York il 13 dicembre 2006).

Super bonus 80% alberghi

Il bonus prevede un credito di imposta dell’80% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture. È prevista la possibilità di cessione del credito, con le regole già conosciute ed utilizzate per gli ultimi incentivi fiscali

Sono stati stanziati 500 milioni di euro, nella misura di 100 per il 2022, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 per il 2025. I contributi verranno erogati in funzione dell’ordine cronologico delle richieste e fino all’esaurimento dei fondi.

Contributo a fondo perduto per gli alberghi

Il decreto introduce inoltre un contributo a fondo perduto (CFP) di massimo 40.000 euro, che aumenta in presenza di alcune condizioni, come gli investimenti in digitalizzazione e innovazione o la decisione di operare nelle Regioni del Mezzogiorno.

Il CFP non può superare il 50% delle spese ammissibili ed è concesso nella misura massima di 100 mila euro. Si può affermare quindi che, alle imprese del turismo è riconosciuto un contributo a fondo perduto di importo massimo 40mila euro, elevabile:

    • di altri 30mila euro per interventi di digitalizzazione e innovazione sul 15% dell’investimento,
    • di ancora 20mila euro per imprenditoria femminile o giovanile (nello specifico società cooperative o di persone costituite per almeno il 60% da giovani di età tra i 18 e i 35 anni, società di capitali con almeno i due terzi delle quote possedute da giovani e con organi di amministrazione costituiti per almeno i due terzi da giovani, imprese individuali gestite da giovani),
    • da aggiungere, inoltre, 10mila euro per le imprese del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Chi potrà beneficiarne e quando

Secondo il testo normativo approvato nel corso del Consiglio dei Ministri, al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva italiana, il bonus alberghi e strutture ricettive sarà riconosciuto a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del Decreto-Legge e fino alla data del 31 dicembre 2024.

Sono incluse tutte le strutture che svolgono attività agrituristica, le strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, tra le quali anche gli stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici.

Come richiedere l’incentivo

Gli interessati al bonus per alberghi e strutture turistiche possono presentare domanda telematica di autodichiarazione in cui affermano di essere in possesso dei requisiti, secondo che renderà note un provvedimento del Ministero del Turismo.

Per le spese ammissibili non coperte da incentivi (credito d’imposta e contributo a fondo perduto) invece, si può chiedere un finanziamento agevolato se almeno il 50% di tali costi riguardi interventi di riqualificazione energetica.

 

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